venerdì 4 marzo 2011

OPERAZIONE DON CARLO GNOCCHI



L’IDEA
Agli inizi del 1940 l’alpino Carlo della provincia di Como, caporal maggiore della Tridentina è in Piemonte per le grandi manovre. Qui conosce una donna del posto, Giacomina e tra i due nasce una simpatia di quelle che nascevano in quegli anni fra due giovani, fatta di promesse, ammiccamenti e sogni ad occhi aperti. Carlo ha intenzioni serie e vorrebbe sposarla. Persino suo fratello Matteo è già felicemente accasato, tocca a lui ora e si dichiara. Ma Giacomina a malincuore dice no, c’è la guerra alle porte, cosa ci riserverà il futuro? Mi spiace ma no, facciamo alla fine della guerra. Carlo parte per l’Albania e proprio da quel paese al di là dell’Adriatico Giacomina riceve una lettera dal fronte. Chissà cos’ha pensato vedendo il postino…Una lettera dal mio amato o…. speriamo bene? Era un Cappellano militare della Tridentina che si prendeva la briga di scrivere all’amata di un alpino in guerra. Scrisse dei lati buoni del carattere di Carlo appena promosso sergente, amato dai suoi subalterni e rispettato dai superiori, insomma un buon partito, che lo sposasse pure che non avrebbe sbagliato. Ma di mezzo c’era ancora la campagna in Grecia e poi la Russia. La ritirata, il freddo. Gli Italiani tentavano di aggrapparsi ai camion tedeschi in fuga e questi gli schiacciavano le mani col calcio del fucile. Matteo perse la vita chissà dove, magari in combattimento, magari addormentato e ucciso dal freddo. Per Carlo ci fu la prigionia, l’internamento in Germania e poi infine il ritorno, provato nel corpo e nell’animo.
Ora, mia nonna non si ricordava il nome del cappellano che le scrisse, si ricordava le belle parole che dovevano convincerla semmai ce ne fosse stato bisogno, ma non mi sapeva dire se fosse stato Don Carlo Gnocchi a scriverle, d’altronde non era l’unico cappellano assieme ai nostri soldati ma non ha importanza, mi piace pensare fosse proprio Lui.



DON CARLO GNOCCHI
Don Carlo Gnocchi è stato l’indimenticato cappellano militare della gloriosa Tridentina durante la seconda guerra mondiale, volontario prima sui fronti di Grecia e Albania poi là in Russia fino al triste epilogo della dolorosa ritirata. Schierato coi reparti partigiani fino alla liberazione, alla fine della guerra cominciò immediatamente a raccogliere prima i figli dei caduti rimasti orfani, poi i bambini mutilati dalle numerose bombe inesplose sparse per l’Italia. Oggi i centri della Fondazione don Carlo Gnocchi sono 28 in 9 regioni Italiane. Precursore anche nella donazione degli organi, in punto di morte donò le cornee a due persone che ancora oggi vedono coi suoi occhi. Dichiarato beato da Papa Benedetto XVI, è prossimo alla santità dopo il riconoscimento di un suo miracolo; un uomo, guarda caso un Alpino è scampato ad una mortale scarica elettrica per l’intercessione di Don Carlo.

IL PROGETTO
L’iniziativa consiste nella creazione di un soldatino che lo rappresenta. Ispirato ad una foto scattata in Albania che lo ritraeva in un momento di riposo con altri ufficiali, Don Carlo sfoggia la classica barbetta d’ordinanza e una camicia non regolamentare al posto del colletto rigido.

I PROVENTI RICAVATI DALLA VENDITA DI QUESTO SOGGETTO VERRANNO INTERAMENTE DEVOLUTI IN BENEFICENZA AD UN CENTRO DI DON CARLO. Sarà mia premura comunicare sul sito www.militmodel.it l’esatta destinazione dei proventi.
Scultura di Luca Cullati, la pittura per le foto di riferimento è del sensibile Enrico Azeglio che ha creduto subito nel progetto ed ha operato gratuitamente. Il soggetto è in scala 1:35 per coinvolgere anche gli amanti dei diorami e dei carri armati.

GRAZIE A TUTTI
Il figurino in metallo, viene venduto a 20 euro. Lo so che può sembrare tanto per un soggetto in questa scala ma è per un progetto benefico. Invitiamo i signori collezionisti a comprarne uno e a farlo dipingere dal proprio pittore di fiducia. Invitiamo questi ultimi a indirizzare parte del compenso al progetto. Invitiamo tutti i figurinisti-modellisti alpini e non a diffondere questi pezzi e a portarli alle mostre. Invitiamo i signori commercianti a venderne alcuni nel loro negozio, richiedeteli vi saranno dati gratuitamente, dispiacendoci se per quel giorno chi compra questo kit magari non ne comprerà altri. Invitiamo gli amanti del modellismo e del mondo in scala a prenderne uno, anche se non lo dipingeranno mai. Invitiamo gli organizzatori di mostre di tenere presente la possibilità di donarne uno ad ogni iscritto alle loro manifestazioni. Invitiamo tutti coloro che se la sentono di farlo di prenderne uno anche solo per partecipare a questa opera benefica.