martedì 16 giugno 2015

CICLISTA/ MOTOCICLISTA per moto Douglas Tommy's war e bicicletta Tamiya

All’inizio furono i volontari ciclisti ed automobilisti o semplicemente VCA: era una organizzazione civile sottoposta alla vigilanza del Ministero della Guerra, costituita per concorrere alla difesa della Patria preparando forze ciclistiche ed automobilistiche. Essa raccoglieva i civili che possedevano una bicicletta, una motocicletta o un'automobile, ai quali veniva impartita una istruzione militare e che in caso di mobilitazione venivano richiamati in servizio attivo con il proprio mezzo. Tra le file dei VCA vi fu un’ampia adesione dei futuristi milanesi, fra cui anche Marinetti, Bucci, Boccioni, Sant’elia e Ardito Desio. Il corpo venne presto sciolto, già nel dicembre del 1915 e i suoi componenti assorbiti nel regio esercito, spesso mantenendo l’incarico di specialità. Le biciclette, militari venivano fornite dall’esercito anche se quelle civili vennero utilizzate per tutta la durata del conflitto. Durante il loro breve impiego nel luglio del 1915 il Battaglione lombardo VCA venne trasferito in zona di guerra e nell'ottobre dello stesso anno prese parte alla battaglia di Dosso Cassina, che portò alla conquista di un'importante posizione presso il Monte Altissimo. In realtà era stata una scaramuccia rispetto a quanto avveniva sull'Isonzo ma venne comunque celebrata euforicamente dai futuristi e lo stesso Marinetti dedicò all'azione due componimenti. Tra i volontari del VCA, sia durante la sua attività che dopo lo scioglimento, si ebbero 72 morti e 206 feriti, tra i quali i Futuristi Boccioni, Sant'Elia e Erba. Ora, la bicicletta Tamiya nasce come bicicletta militare della seconda guerra mondiale ed è ben diversa dalle biciclette militari Italiane, ma basta confrontarsi con le foto dell'epoca per riscontrarne la somiglianza con quelle civili. Con poche modifiche potrete realizzare una scenetta d'effetto. Buon divertimento.

venerdì 5 giugno 2015

FIAT REVELLI 1914

Fiat Revelli mod.14 raffreddata ad acqua. Questa mitragliatrice fu senz'altro l'arma automatica più usata nell'intera Grande guerra, molto più diffusa delle Maxim e delle Saint-Étienne. Prodotta in 37 500 pezzi dalla Società Metallurgica Bresciana e 10 000 dalla Fiat venne inizialmente distribuita a Cavalleria e Fanteria, imponendo in seguito la formazione di specialisti addetti al brandeggio e uso dell'arma. I Mitraglieri appunto. Riesumata durante il secondo conflitto, fu l'arma della Guerra di Spagna e della guerra d'Etiopia e seppur sostituita e modificata fu l'arma di interi reparti per l'intera durata della guerra.