About Me


Mi chiamo Luca Cullati e sono nato nel 1969 a Borgosesia, Vercelli. Nella mia città non c’è mai stato un vero e proprio negozio di modellismo, perlopiù vendeva giocattoli e qualche scatola di montaggio ma negli anni settanta in cartoleria si trovavano delle auto di formula uno con la scocca in metallo già dipinto, si montavano in poche ore e io mi vantavo della velocità con la quale potevo costruirne una… Negli anni successivi costruii un pò di tutto: elicotteri, auto, moto, navi e un bel giorno un piccolo carro Americano della Tamiya; un vero colpo di fulmine, venni affascinato dalla precisione degli incastri e da allora non costruii che quelli…. Anche questi li costruivo in una sera e mettevo i figurini esattamente come sulla box art….finchè non mi capitò tra le mani il libro ”How to build dioramas” di Shepard Payne. Ma allora avevo sbagliato sempre tutto! Io che non sapevo nemmeno cosa fosse un diorama! Vabbè, da li ricominciai da zero e pian piano arrivai alle autocostruzioni totali.

…finchè in America per lavoro e impossibilitato a continuare senza tutta la mia attrezzatura decisi di dedicarmi ai figurini. Poi lo stucco “Duro” quello di Bill Horan per capirci, lo vendevano in ferramenta!

Da solo non sarei andato molto lontano certo, però capitava che frequentassi il gruppo modellistico di Long Island che vanta membri come Rick Girardin, Greg Di Franco, Bill Marklein, Kevin Dunne e molti altri. Bill in particolare è uno scultore di professione. Se guardate sulla vostra carta di credito, quella piccola colomba tridimensionale è un suo lavoro. E’ anche pittore ed è specializzato nel rendere le vernici metalliche senza usare vernici metalliche. Molte box art di aerei Americani metallici sono sue. Ma prima ancora Bill è lo scultore del G.I.Joe!! Giocattolo diffusissimo e imitatissimo è ora considerato quasi un feticcio. Collezionisti accaniti spendono migliaia di dollari per le prime scatole e un nutrito gruppo di fan scatenati vedono in Bill un idolo che non finiranno mai di ringraziare per i sogni che ha loro regalato! Insomma con i suoi seminari ad personam ho ricevuto una solida base di anatomia, scultura, linguaggio del corpo. Pensate che anche lo scultore svedese Mike Blank approfittava delle visite in America per scolpire con lui e scambiarsi intuizioni e tecniche ed io piccolino di fronte ai due grandi assorbivo come una spugna. Certo non basta essere amici loro per essere buoni scultori ma i buoni consigli non si scordano mai e passo dopo passo mi sono migliorato sempre. Come mi ha detto una volta lo scultore di Pegaso Maurizio Bruno, un altra persona che trova sempre due parole di incoraggiamento per gli scultori emergenti, “il pezzo migliore? il prossimo!”,come a intendere che c’è sempre spazio per migliorarsi.

Insomma, se ce l’ho fatta io, con dedizione e impegno ci possono riuscire in molti. Basta non scoraggiarsi, imparare dai propri errori, essere i più critici con se stessi e mantenere l’umiltà di ascoltare i consigli di tutti. L’anatomia dopotutto è sotto gli occhi di tutti e ognuno ha la possibilità di essere un buon critico.

Non dimentichiamolo.