giovedì 24 settembre 2015

SENTINELLA ALPINA!

L'ultima novità Milit Model è questa sentinella alpina della prima guerra mondiale. A dispetto delle temperature polari, ai nostri soldati toccavano lunghi turni di guardia all'aperto e di notte. Sovente attrezzati solo con sopragiacche mimetiche bianche da indossare sopra l'uniforme di servizio, indumenti che non erano ne' imbottiti ne' caldi. Gli stivaloni sono quelli da indossare sopra gli scarponi in dotazione. Semplicemente in stoffa spessa e con una suola in legno che doveva separare dal fondo ghiacciato, anche questi erano ben lungi dall'essere in qualche modo caldi. Molte volte i soldati sopperivano alle mancanze con effetti personali mandati da casa come maglioni, flanelle e guanti fatti dalle mamme, ma non è per nulla difficile immaginare i patimenti che dovettero provare i nostri nonni.

martedì 16 giugno 2015

CICLISTA/ MOTOCICLISTA per moto Douglas Tommy's war e bicicletta Tamiya

All’inizio furono i volontari ciclisti ed automobilisti o semplicemente VCA: era una organizzazione civile sottoposta alla vigilanza del Ministero della Guerra, costituita per concorrere alla difesa della Patria preparando forze ciclistiche ed automobilistiche. Essa raccoglieva i civili che possedevano una bicicletta, una motocicletta o un'automobile, ai quali veniva impartita una istruzione militare e che in caso di mobilitazione venivano richiamati in servizio attivo con il proprio mezzo. Tra le file dei VCA vi fu un’ampia adesione dei futuristi milanesi, fra cui anche Marinetti, Bucci, Boccioni, Sant’elia e Ardito Desio. Il corpo venne presto sciolto, già nel dicembre del 1915 e i suoi componenti assorbiti nel regio esercito, spesso mantenendo l’incarico di specialità. Le biciclette, militari venivano fornite dall’esercito anche se quelle civili vennero utilizzate per tutta la durata del conflitto. Durante il loro breve impiego nel luglio del 1915 il Battaglione lombardo VCA venne trasferito in zona di guerra e nell'ottobre dello stesso anno prese parte alla battaglia di Dosso Cassina, che portò alla conquista di un'importante posizione presso il Monte Altissimo. In realtà era stata una scaramuccia rispetto a quanto avveniva sull'Isonzo ma venne comunque celebrata euforicamente dai futuristi e lo stesso Marinetti dedicò all'azione due componimenti. Tra i volontari del VCA, sia durante la sua attività che dopo lo scioglimento, si ebbero 72 morti e 206 feriti, tra i quali i Futuristi Boccioni, Sant'Elia e Erba. Ora, la bicicletta Tamiya nasce come bicicletta militare della seconda guerra mondiale ed è ben diversa dalle biciclette militari Italiane, ma basta confrontarsi con le foto dell'epoca per riscontrarne la somiglianza con quelle civili. Con poche modifiche potrete realizzare una scenetta d'effetto. Buon divertimento.

venerdì 5 giugno 2015

FIAT REVELLI 1914

Fiat Revelli mod.14 raffreddata ad acqua. Questa mitragliatrice fu senz'altro l'arma automatica più usata nell'intera Grande guerra, molto più diffusa delle Maxim e delle Saint-Étienne. Prodotta in 37 500 pezzi dalla Società Metallurgica Bresciana e 10 000 dalla Fiat venne inizialmente distribuita a Cavalleria e Fanteria, imponendo in seguito la formazione di specialisti addetti al brandeggio e uso dell'arma. I Mitraglieri appunto. Riesumata durante il secondo conflitto, fu l'arma della Guerra di Spagna e della guerra d'Etiopia e seppur sostituita e modificata fu l'arma di interi reparti per l'intera durata della guerra.

giovedì 30 aprile 2015

MARCIA SU ROMA - SCENETTA COMPLETA-

Ecco finalmente la scenetta completa. Il primo pezzo a cavallo della Milit Model e gli altri due soggetti dello stesso periodo. Cenni storici. La scena intera è ispirata ad una tavola del Rosignoli, esattamente la quarta di copertina del libro MVSN. Le uniformi dei fascisti durante la marcia su Roma erano le classiche camicie nere generalmente unite a vestiario indossato durante la grande guerra. Gli aderenti sfoggiavano il cappello usato al fronte e le decorazioni guadagnate; anche i gradi trovavano posto sulla camicia, applicati in modo non convenzionale passando dalla manica ai polsini, talvolta dipinti direttamente sull' Adrian, nero anch'esso. Il personaggio a cavallo vuole essere un ex ufficiale, Borsalino in testa, camicia di seta a sboffo e piglio di comando. Il successo della marcia fu dovuto in parte anche alla presenza di tali personaggi che effettivamente davano ordini anche agli spaesati soldati legittimamente in servizio quel giorno. Lo stesso De bono, quadrumviro della giornata era un generale dell'esercito in servizio. insomma con le teste Milit sono svariate le combinazioni che si possono creare e addirittura il personaggio Milit con la bicicletta (non inclusa) è plausibile ed aggiunge carattere in una eventuale scenetta. Buon divertimento.

mercoledì 11 febbraio 2015

MARCIA SU ROMA (3)- PORTADISPACCI

Ultime novità Milit Model che si prestano a molte interpretazioni. Nel dettaglio ultimo soggetto del trittico della marcia su Roma a cavallo e portadispacci motociclista.(Per moto Tommy's war) I soggetti stanno bene anche insieme. Nelle giornate concitate della marcia non era raro vedere insieme ex ufficiali ed effettivi del regio esercito. Comunque nascono per ragioni diverse e possono essere idealizzati nel loro contesto più ovvio, di certo così forniscono una bell'equilibrio della scenetta. Col pezzo a cavallo è fornita la base di cubetti.