venerdì 2 maggio 2014

ARDITO

E’ credenza comune che il corpo degli Arditi venne creato ad immagine e somiglianza degliSturmtruppen Austroungarici. Questi ultimi attaccavano perlopiù di notte in piccoli gruppi tristemente famosi per l’uso indiscriminato delle mazze ferrate. Nella realtà però le operazioni delle truppe d’assalto Italiane erano ben più articolate, sviluppando offensive su ampie zone del fronte allo scopo di creare delle breccie nelle difese nemiche, attaccando in profondità e preparando la via all’avanzata di massa della fanteria. Si trattava in ogni caso di operazioni quasi sempre molto pericolose dall’alto indice di mortalità, ma per la prima volta ad un soldato Italiano veniva data un’istruzione specifica sia psicologica che fisica. L’Ardito riceveva il miglior equipaggimento possibile e le migliori condizioni di trattamento. La disciplina veniva impartita con minor durezza e le decorazioni venivano distribuite con maggiore facilità, sempre considerando l’alto rischio a cui questi uomini si esponevano.

I guerrieri Spartani dell’antica Grecia venivano allevati fin da piccoli alla dedizione al combattimento, alla guerra e al proprio compagno. Si selezionavano delle coppie di bambini che avrebbero combattuto insieme fino alla morte, guardandosi le spalle l’un l’altro fino alla fine; la resa infatti non era contemplata e come ultimo gesto avrebbero dovuto eventualmente togliersi la vita vicendevolmente. Probabilmente memori di freschi studi classici, i giovani ufficiali degli Arditi inserirono quindi la coppia come unità base anche tra le truppe d’assalto, senza dover arrivare a limiti estremi. Per cui non compagnia, squadra o plotone, la forza degli arditi si basa sulla coppia, incitando la frequentazione anche durante la libera uscita. Quindi uno dei due lancia petardi per disorientare il nemico e l’altro tira fendenti di pugnale a destra e a sinistra.

Il pugnale è l’elemento caratterizzante e insostituibile dell’Ardito, più delle fiamme nere al bavero, e più del fregio col gladio. Ve n’erano di tutte le foggie, sempre taglientissimi e spavaldamente portati al fianco.