venerdì 2 maggio 2014

TIRATORE SCELTO, CONSIGLI PER LA PITTURA

Ecco il pezzo dipinto, nel dettaglio porta le insegne del 26esimo fanteria Bergamo. Mostrine azzurre con una righina cremisi. Squadre di tiratori vennero selezionate in ogni battaglione per cui è corretto dipingere anche altre mostrine. Generalmente il numero del battaglione veniva riportato anche sul telino ma non era una regola imprescindibile, specie in casi di aggregazioni o riordino di reparti. In linea di massima chi cominciava in un reparto ne teneva le insegne anche se veniva spostato.

A chi mi domanda quali sono i colori da utilizzare rispondo facendo osservare che non era catalogato un grigio verde standard per l’esercito. In più i colori potevano variare da fornitura a fornitura e da un produttore all’altro; si tenga inoltre conto dell’usura e dell’esposizione alle intemperie, alla scarsa possibilità di poter lavare le uniformi (e se stessi). Specialmente al fronte i soldati vivevano 24 ore al giorno nella stessa uniforme. 



Gli ufficiali per canto loro, la maggioranza, si faceva fabbricare uniformi sartoriali su misura e anche qui le stoffe erano ben diverse. 

Per cui il consiglio è di giostrare vari tipi di grigio verde magari utilizzandone uno per la giacca, uno per i pantaloni e uno per le fasce tanto per rendere meno monotona la pittura.